Lavoro e Attualità

” LAVORO in SARDEGNA MORTIFICANTE “

Scritto da Gianni Benevole

Riporto la lettera di una donna che tanti anni fa ha dovuto lasciare la Sardegna per cercare lavoro.

Una specializzazione professionale mi ha consentito di trovare un buon lavoro.

Uno stipendio adeguato, pagato sempre puntualmente, turni e orari regolari, straordinario mai retribuito in ritardo, mi hanno consentito di acquistare e pagare una casa.

Il rispetto della dignità come persona e come lavoratrice hanno, almeno in parte, compensato la tristezza che avevo nel cuore per essere  dovuta andare via dalla mia terra dove non trovavo un lavoro.

Il desiderio sempre vivo e forte di riprendere una vita nei colori di casa mia ha accompagnata e sorretta nella speranza di poter, un domani,  fare rientro dove sono nata.

Nel 2014 tutto questo si è materializzato. Un’occasione di lavoro in Sardegna nel mio settore, finalmente l’opportunità di esaudire il sogno di poter riabbracciare la mia isola.

“Stia tranquilla, il lavoro è sicuro, lo stipendio pure”, mi dicevano”.

Tante rassicurazioni.

Accetto con entusiasmo e lascio senza esitazione quanto avevo realizzato e costruito in tanti anni di sacrifici per iniziare la mia nuova e prima esperienza di lavoro a casa mia.

Investo parte dei miei risparmi per acquistare una casa. Firmo il contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma mi accorgo che qualcosa non va. Gli stipendi non vengono pagati regolarmente, bensì sempre con un ritardo di due tre mesi e mai integralmente rispetto alle ore lavorate. Il lavoro notturno e lo straordinario non vengono mai retribuiti.

Nel 2015 scopro che il mio contratto di lavoro era stato trasformato a tempo determinato e che all’ufficio per l’impiego erano state comunicate le mie dimissioni.  Tutto con firme false, a mia insaputa.

Dopo un periodo di ferie chiedo di conoscere i mie turni, ma vengo allontanata.

Nel frattempo scopro che il mio datore di lavoro ha assunto al mio posto due persone con il Jobs Act e che le paga la metà rispetto a quanto pagava me (quando mi pagava).

Oggi, ancora una volta, mi trovo costretta ad andare via dalla Sardegna, distrutta da questa esperienza lavorativa che mi ha annullata come persona e ha eliminato ogni certezza di un futuro in questa terra.

” LA SARDEGNA PER QUANTO RIFGUARDA IL LAVORO E’ MORTIFICANTE”.

Anche se abbiamo mare, sole e paesaggi, la Realtà è questa e non può essere tenuta nascosta. 

Questo è il contesto nel quale ci hanno costretti.

Andrò via ancora una volta.

PAOLA

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Info Autore

Gianni Benevole

Gianni Benevole, abilitato al patrocinio davanti alla Corte di Cassazione. Ho iniziato la mia formazione come avvocato civilista, da oltre quindici anni opero prevalentemente anche nel settore del diritto del lavoro.

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